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  • Polvere di sogni: giugno 2006

    29 giugno 2006

    Rientro guidato nei sogni

    Una delle caratteristiche principali dei sogni è che sono pieni di conflitti e di situazioni irrisolte.....incontriamo una persona che improvvisamente sparisce, iniziamo una conversazione che resta a metà, partiamo per un luogo senza arrivare a destinazione ecc....

    Con il rientro guidato nei sogni noi possiamo risperimentare il sogno e portare a compimento ciò che sentiamo importante o che ci sfida, possiamo allenarci nell' usare la nostra creatività, possiamo ampliarla nell'intento di trasformare alcune situazioni.

    Il rientro guidato nel sogno è una sessione di lavoro che avviene tra un terapeuta-facilitatore ed il sognatore. Questi si immerge di nuovo nel sogno mediante la visualizzazione di quanto ricorda, lasciandosi andare anche a nuove immagini o dialoghi che possono ampliare il sogno originale.

    L'intento del "portare a soluzione" situazioni irrisolte o altro, viene tenuto ben presente, ma è importante non spingere verso una soluzione razionale ed efficiente dell'esperienza, bensì consentire al sognatore di esplorare le associazioni visive che via via si presentano e che possono portare a risultati inaspettati.

    Questo tipo di lavoro si associa alle varie tecniche di "immaginazione attiva" junghiana e di Imagery. Il sognatore può decidere di lavorare ad occhi aperti o chiusi, in quest'ultimo caso l'utilizzo di materiale inconscio sarà più rilevante, ma anche più delicato il compito del facilitatore nel sostenerlo e porre domande o dare suggerimenti in modo rispettoso e contemporaneamente "guidare" la seduta di lavoro verso il necessario compimento.

    Il metodo appena descritto è molto efficace anche nel lavoro con gli incubi o i sogni angoscianti, importante a questo proposito che il sognatore abbia iniziato un processo di ego consapevole e di esplorazione e separazione dai propri Se' primari. Le energie del "rinnego" che agiscono negli incubi, possono essere affrontate quando c'è la consapevolezza del loro potenziale bloccato.

    Nei sogni non esistono demoni, nemici, assassini, esistono energie da equilibrare.


    Marzia Mazzavillani Copyright § Vietata la riproduzione totale o parziale del testo

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    27 giugno 2006

    Rientro diretto nei sogni


    Uno dei metodi centrali di lavoro con i sogni, sviluppato in America a partire dagli anni '70 sia dagli Stone che nell'Istituto Junghiano Senoi di Kaplan Williams, è il rientro diretto nello stato onirico.
    Questo vuol dire rientrare nel sogno in stato di veglia e ripercorrerlo con l'intento di portare a soluzione alcune situazioni o di modificarne determinati elementi.

    E' un procedimento molto profondo, a volte si svolge in uno stato di alterazione di coscienza, di semi-trance e può essere accompagnato dal manifestarsi di emozioni e sentimenti intensi. Ma anche quando questo non avvenga, rivivere semplicemente i sogni "osservando" in che modo si sviluppano le immagini ed i dialoghi, produce una modifica di schemi all'interno dell'inconscio che viene avvertita anche a livello di coscienza, come possibile "soluzione", come cambiamento.

    E' un modo di lavorare con i sogni che avviene in senso archetipico, al di sotto del livello cosciente, ed è molto utile per portare a soluzione i conflitti, i problemi o le situazioni irrisolte presenti nel sogni.

    Perchè sognare qualcosa di per se' non costituisce una "soluzione", la soluzione va evocata, e questo metodo agisce in questo senso. Con il rientro diretto nello stato onirico possiamo avere un sogno che ci appaia "totale", completo, e con tutti gli elementi risolti.

    Questo processo del "portare a soluzione" nel lavoro onirico, indurrà un'identica tensione nella vita diurna del sognatore nel modificare aspetti della realtà.



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    23 giugno 2006

    Incubazione dei sogni

    Desidero parlarvi di un metodo di lavoro con i sogni che alcuni di voi forse già praticheranno istintivamente, e che veramente può riservare grandi risultati.

    Si chiama "incubare un sogno" ed è forse il più antico metodo di lavoro con i sogni. In passato chi si recava dai vari oracoli per ricevere lumi, spesso dormiva vicino ai templi per ricevere un sogno rivelatore, una risposta alle proprie domande. In molte culture tribali è stato usato questo sistema. Una popolazione come i Senoi della Malesia, ad es. ha fatto del sogno e dell'attività onirica il centro della sua cultura al punto da formulare tutta una serie di metodi per l'interpretazione, la condivisione e l'applicazione di quanto arriva in sogno.
    Questa è la premessa ....arriviamo al dunque.

    Incubare un sogno significa avere un problema o una questione irrisolta a cui si desidera dare una risposta.
    I sogni possono essere determinanti a questo proposito per metterci in contatto con i nostri bisogni più profondi e con una "intelligenza" più ampia e creativa.

    I sogni NON possono prendere decisioni per noi, possono lavorare a nostro vantaggio e chiarirci le idee, ma la responsabilità delle nostre scelte, spetta al nostro "IO" diurno.

    Quindi: avere fiducia nell'aiuto e nei suggerimenti del nostro inconscio, ma usarli per potenziare la nostra capacità di scegliere, di prendere decisioni o di fare chiarezza.

    Cominciamo?

    Individuare con chiarezza il problema a cui si vuole dare una risposta, scriverlo prima di addormentarsi sopra il proprio quaderno dei sogni e lasciare il tutto a portata di mano sul comodino.

    Formulare una domanda precisa sul problema in questione, che sia abbastanza breve e significativa di ciò si vuole sapere.

    Riflettere attentamente e scrivere anche questa domanda... sentire se è giusta e riflette con esattezza ciò che si vuole sapere, poi andare a letto.

    Prima di addormentarsi ripetere la domanda dentro di se', con convinzione, sentendo che arriverà una risposta. Poi mollare il controllo, abbandonarsi al sonno, lasciare che le cose vadano come devono.

    Durante la notte, oppure al mattino, scrivere tutto ciò che arriva come sogno o frammento o visione, senza giudizio, senza interpretare, senza catalogare, limitandosi ad un lavoro di semplice registrazione.

    Ora vi riporto una breve panoramica di quelle che sono le più frequenti possibilità di risposta da parte dell'inconscio:

    Il sogno fatto mostra il problema sotto una nuova prospettiva, quindi fornisce nuove informazioni ed indicazioni preziose.

    Il sogno è premonitore cioè indica quello che può accadere se si segue la tendenza attuale della propria vita. Premonitore non vuol dire "immodificabile", si può infatti decidere di fare un passo indietro e cambiare le tendenze di base.

    Il sogno dà una risposta esatta a ciò che abbiamo chiesto, possibile che sia proprio un personaggio che agisce nel nostro sogno che si incarica di questo.

    Il sogno pare eludere la domanda e si indirizza verso qualche altra area dell'esperienza che probabilmente richiede una risposta più immediata o prioritaria. Continua >>>>


    Marzia Mazzavillani Copyright § Vietata la riproduzione totale o parziale del testo

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    21 giugno 2006

    Freud. L'interpretazione dei sogni


    Per cinque anni Freud analizzò personalmente i propri sogni, e questo lo portò a focalizzare sempre più la sua attenzione verso questo aspetto della vita, sentendo nei sogni quel ponte, quel collegamento da lui ricercato, e che definiva: "La via regia che porta all’inconscio".

    Nel 1900 Freud pubblicò ” L’interpretazione dei sogni” ed in questo saggio, considerato il manifesto della psicoanalisi, riunì i suoi studi in una dottrina che restituiva importanza e dignità scientifica ad un argomento considerato appannaggio della cultura popolare, portandolo all’attenzione della comunità accademica dell’epoca.

    Freud distingueva nel sogno un contenuto manifesto: il racconto del sogno, la narrazione, le varie parti di cui è composto, ed un contenuto latente: il significato del sogno, il messaggio, ciò che è nascosto, che è mascherato dalla censura interna e che rifiuta di arrivare alla coscienza.

    La censura messa in atto dalla coscienza, durante il sonno si affievolisce e permette ai contenuti dell'inconscio di riversarsi nei sogni. Questo non avviene in modo diretto, ma tramite immagini simboliche, maschere, amplificazioni, finzioni che hanno l'unico scopo di rendere accettabile alla coscienza il mondo rimosso o il desiderio inconfessabile del sognatore.

    Vediamo allora come per Freud il sogno sia un fenomeno del tutto naturale, una sorta di prodotto umano che nasce da meccanismi ben comprensibili , che ha origine dall'inconscio, ma è sostenuto da una sua logica, se pur diversa da quella della razionalità diurna.

    Nei sogni ogni aspetto della vita del sognatore può tradursi in una rappresentazione visiva, desideri o istinti, pensieri e conflitti, delusioni, attrazioni, assumono una forma sostitutiva, simbolica che segue regole ben precise.

    Il compito dell’interprete per Freud, sarà fondamentale : cercando di accedere a questi contenuti nascosti per arrivare al contenuto latente, dovrà trovare il vero significato del sogno sempre legato all'appagamento di un desiderio.

    Alla comprensione del sogno si arriverà tenendo presenti le regole da Freud stesso codificate, ed il sogno svelato si rivelerà un insieme chiaro ed estremamente logico di pensieri, bisogni e desideri di matrice infantile, sessuale o ambedue le cose.


    Marzia Mazzavillani Copyright § Vietata la riproduzione totale o parziale del testo

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    20 giugno 2006

    Come ricordare i sogni


    Cosa possiamo fare per favorire il ricordo dei sogni....

    Tenere un quaderno-diario con relativa penna sul comodino e al mattino, o addirittura di notte, scrivere quello che ricordiamo, i collegamenti che ci vengono in mente con gli avvenimenti del giorno precedente, i sentimenti e le emozioni implicate. Scrivere comunque qualcosa anche una breve immagine o frammento. Abituarsi quindi ad usare il quaderno tutti i giorni.


    E' molto più facile che si ricordino i sogni durante occasionali risvegli notturni, a questo proposito ho raccolto alcune "perle" che riguardano gli stratagemmi atti a favorire il risveglio notturno ed il ricordo onirico. Ve le riporto come curiosità e senza commentarle :-)
    Continua >>>

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    19 giugno 2006

    Ricordare i sogni


    Tutto quello che "ricordiamo" fa parte della nostra vita ed anche i sogni che noi ricordiamo ne fanno parte.... parte. Non rinunciamo ad 1/3 della nostra vita, forse la più creativa…


    Mi capita spesso di ricevere messaggi di persone che non riescono a ricordare i propri sogni. A tutti faccio questa prima domanda: “ Ti interessa ricordarli?” E molti, dopo attenta riflessione, e con molta sincerità rispondono: "No".


    Quindi la prima condizione per il ricordo è l’interesse, la curiosità verso il proprio mondo onirico ed immaginativo.


    Si è osservato che gli stessi individui che sostengono di non sognare, nel momento in cui avviano un lavoro di analisi ed il terapeuta chiede di analizzare loro sogni, quasi magicamente cominciano a ricordarli. Anche la mia esperienza mi porta spesso a verificare qualcosa di simile.

    Continua e leggi le possibili cause di non ricordo >>>>


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    14 giugno 2006

    I sogni e l' io onirico


    L'Io onirico è la parte di noi che "vive" i sogni , che agisce come primo attore.
    Può avere l'immagine reale di chi sogna o al contrario essere rappresentato da altro (animale, persona di sesso opposto ecc..), oppure diventare un "non Io" sperimentando un sogno dove non si è presenti.

    In genere l'io onirico corrisponde ai nostri Se' primari, cioè alle parti di noi con cui siamo costantemente identificati nella vita diurna e che hanno l'intento di proteggerci, di farci "funzionare al meglio " in mezzo agli altri. La capacità di scelta e la consapevolezza di queste parti, sono governate da sentimenti inconsci che sfociano in comportamenti automatici riproposti nei modi più vari anche in sogno.

    I nostro team di Se' primari infatti, non scompare quando noi ci addormentiamo, ma si ripresenta nei nostri sogni, e si relaziona con gli altri personaggi con le stesse modalità che usa di giorno. continua >>>>
    by Marni

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    12 giugno 2006

    Sogni, miti gruppi




    Un articolo di Alberto Lucchetti "Spazi psichici tra sogno e mito" apparso sul Manifesto del 5.06.2002 presenta il Congresso in apertura all'Università La Sapienza di Roma ed introduce le tematiche relative al mondo onirico individuale alla sua influenza sul sociale ed alle varie tecniche di condivisione ed elaborazione dei sogni nell'ambito del lavoro di gruppo. continua >>>

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    11 giugno 2006

    Sogni e simboli


    Eccomi qua con un nuovo spazio da riempire di sogni, da dedicare ai sogni.

    Il mondo onirico con le sue ombre e le sue immagini da sempre mi affascina e mi attira...ed al mondo onirico ho dedicato studi ed energia, ai prodotti del mondo onirico: i sogni, ho riservato pensieri, scritti, tempo e condivisioni.

    Ai sogni ed ai simboli presto attenzione, curiosità, rispetto.

    Coi sogni lavoro, scrivo, organizzo conferenze, seguo le persone in un percorso di counseling onirico appassionante ed intenso.

    Perchè i sogni sono segni che dal nostro inconscio emergono, non perdiamoli facendoli scivolare come sabbia fra le dita. By Marni

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